La cripta paleocristiana dei Santi Nazario e Celso nel Santuario di N. S. delle Grazie al Molo

Alle pendici della collina di Castello sorge il Santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo citata per la prima volta nel 1183   con la sua cripta paleocristiana. Centro del potere civile ed ecclesiastico della Genova Alto Medievale, la cripta  titolata ai Santi Nazzario e Celso rappresenta, all’interno del contesto ligure, un raro esempio di architettura pre-romanica e sito unico a Genova per la sua autenticità  in quanto mai sottoposto  ad interventi per modificarne la sua originale immagine.

Secondo la tradizione, il piccolo sacello ossia l’attuale   cripta,  sarebbe stato costruito sulla scogliera nel 658 dal re longobardo Ariperto al quale è attribuita la fondazione della vicina Chiesa di Santa Maria di Castello mentre il Ceschi attribuisce la costruzione al IX  secolo .

E’ tuttora in situ  un capitello risalente al VII secolo, forse residuo di una primitiva fondazione  che  per l’intitolazione ai Santi Nazario e Celso è collegata alla presenza  del clero milanese a Genova . Questo luogo, che la tradizione vuole come  il primo centro di predicazione del Vangelo a Genova, sino al secolo scorso era affacciato sul mare , all’interno del Seno di Giano.

Attualmente sono in corso indagini archeologiche per indagare il sedime storico archeologico su cui l’attuale cripta è stata costruita. Nel XII secolo il luogo di culto fu ricostruito in forme romaniche e a questa fase, può essere attribuito anche il campanile come si deduce dalla tipologia della bifora; campanile tutt’ora esistente e inserito tra costruzioni di civile abitazione.

La chiesa è stata trasformata in stile tardo rinascimento e barocco da mons. Domenico Vaccari  nel 1510  e  rimaneggiata nuovamente nel 1680 . All’interno del Santuario la statua della Madonna delle Grazie posta sopra l’altare maggiore  riveste una importanza rilevante sia religiosa che storica in quanto si ritiene possa provenire   da una chiesa Armena frequentata da genovesi nei fondaci della Piccola Armenia ( Laiazzo, Alessandretta o altri ) e portata a Genova  per sottrarla all’avanzata dei Turchi.

Il Santuario contiene anche importanti opere quali: “Discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e sulla Madonna” detta anche “la Pentecoste” di Antonio Maria Piola, figlio di Domenico Piola (Genova, 16541715). “Madonna con il Bambino in braccio, San Biagio e Santa Lucia”  di Paolo Gerolamo Piola (Genova, 1666 – 1724 ) figlio di Domenico Piola.

A destra dell’ingresso, il gruppo scultoreo raffigurante “Santa Caterina da Genova con gli Arcangeli Michele e Raffaele” dello scultore genovese  Valdieri Pestelli  (Genova 1925), formatosi alla Accademia Ligustica  mentre alla sinistra un grande “Crocifisso”, opera di  Vittorio Pelati (Chiari, BS  1916 – Genova 1995) e, nel presbiterio, il paliotto che ricorda l’incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca Ortodosso Atenagora  sempre dello scultore Valdieri Pestelli.

L’Associazione Culturale Santa Maria di Castello garantisce l’apertura ai visitatori tutti i venerdi’ con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00 e il secondo sabato del mese con orario 15.00 – 18.00.